martedì 22 settembre 2009

Strumenti



Sono reduce da una riunione pomeridiana svolta con i colleghi di matematica dove, fra le altre cose abbiamo a lungo discusso dell'uso degli strumenti nella didattica.
Non sono, sinceramente, riuscito a capire la distinzione che alcuni colleghi fanno fra strumenti di serie A e strumenti di serie B, od anche strumenti intelligenti e strumenti stupidi.
Il tema di cui abbiamo discusso è l'utilizzo della calcolatrice, che sarebbe lo strumento stupido, e le tavole numeriche, quello intelligente.
Alla fine mi è sembrato di capire che scorrere con il dito colonne di numeri e trascriverli per poi addizionarli o sottrarli fra di loro sia una procedura intelligente che aiuta lo sviluppo dell'intelligenza, mentre la digitazione appropriata di alcuni tasti e la trascrizione di alcuni numeri sarebbe fonte di danni per gli alunni.
Io, sinceramente non riesco a capire questa differenza. Essendo ambedue strumenti, comportano un minimo di competenze (ma proprio un minimo) per usarli, ma d'altra parte le competenze matematiche che io cerco di dare agli alunni, affrontando dei problemi con il teorema di Pitagora, di Euclide o con il calcolo di volumi, sono altre.
Pertanto rimango del mio proposito di voler utilizzare nella classe terza e parte della seconda la calcolatrice, d'accordo anche con le Indicazioni per il curricolo del Ministero dell'Istruzione.

Nessun commento: