mercoledì 8 maggio 2013

3G scienze : terremoti a Siena

Riporto un brano dell'articolo di Augusto Codogno

Siena, come è noto, fa parte di una zona ad alta densità sismica ed anche nelle antiche carte possiamo trovarne conferma. Nelle cronache senesi antiche vengono mensionati moltissimi “tremuoti” da diversi scrittori e storici e ci giungono notizie di molte devastazioni e crolli che sconvolsero la nostra città.
Naturalmente bisogna tener conto che le abitazioni del tempo non erano costruite con i moderni sistemi antisismici, per cui è evidente che i danni provocati dalle scosse, a parità di intensità, furono in passato senz’ altro maggiori che nei decenni più recenti.
Le cronache ci narrano, a partire dal 1200, di moltissimi terremoti, con grandi danni per i palazzi, le case e le chiese della nostra città. A queste scosse si dava per lo più un significato di punizione divina, di segno celeste e quasi sempre, alle scosse seguiva immediatamente una processione organizzata dal clero per placare l’ira del signore, o per raccomandare la città alla protezione della madonna. Si era certi che la preghiera, la sottomissione alla divina e la fede, fossero l’ unica soluzione in grado di far cessare i terremoti.
Dal punto di vista scientifico, si associavano invece questi fenomeni, ad altri di cui si erano avuti segni tangibili di preavviso nei mesi precedenti alle scosse. Ad esempio si credeva che il terremoto si era manifestato perché non era piovuto per molti mesi, o perché vi era stato quell’ anno grandissimo caldo, o perché nei giorni precedenti era passata una stella cometa. Ma se i “tremuoti” erano ritenuti conseguenza di segni precedenti, allo stesso tempo ad essi si imputavano delle conseguenze: malattie, pestilenze o addirittura il successivo cattivo raccolto. Dunque eravamo ancora lontano dal comparare in modo scientifico questo fenomeno naturale nella sostanza e nella forma in modo da ricondurlo a quello che relamente è : un fenomeno geologico.

Continua a leggere sul cittadino online

Nessun commento: